Secrezioni dai capezzoli

Tranne che nel periodo della gravidanza e dell’allattamento, eventuali secrezioni del capezzolo suscitano notevole allarme. Si tratta di un evento anomalo che non sempre è in relazione con una patologia maligna, ma che comunque richiede una visita specialistica ed eventuali successivi accertamenti. Le caratteristiche delle secrezioni, e cioè la loro densità e soprattutto il loro colore, consentiranno al medico di formula re una diagnosi e, nei casi incerti, di prescrivere gli esami necessari. Le secrezioni possono riguardare una sola mammella o entrambe. Questo dato può essere già indicativo: di solito una secrezione bilaterale è più frequentemente benigna, mentre una secrezione che viene emessa da un solo capezzolo va osservata con un certo sospetto.

Noduli al seno e cisti

Il nodulo è una formazione interna di consistenza dura; la cisti è una formazione interna cava contenente liquido. Alla palpazione non è facile per un non esperto distinguere un nodulo da una cisti. La scoperta di un nodulo al seno è certamente un evento che spaventa. Quando si scopre un nodulo, bisogna rivolgersi immediatamente al medico (meglio se specialista in senologia), perché solo lui sarà in grado di capire se si tratta veramente di qualcosa di serio e, nei casi dubbi, di prescrivere quegli accertamenti che consentono di formulare una diagnosi sicura. Gli oncologi sostengono che, generalmente, quando si accerta la presenza di un nodulo in un’età compresa tra 15 e i 30 anni si tratta di un fibroadenoma; trai 30 e i 50 anni di una forma su base infiammatoria, di una cisti o di un tumore, benigno o maligno; oltre i 50 anni è quasi sempre un tumore, benigno o maligno. Il tumore al seno si sviluppa molto lentamente, perciò individuarne la presenza in una fase iniziale non è poi così difficile se la donna comincia a conoscere il proprio seno e si controlla con l’autopalpazione a partire dai 18 anni e se si sottopone con regolarità a periodici controlli medici. Non deve invece allarmare la presenza di piccoli indurimenti prima delle mestruazioni. In questo periodo, infatti, gli ormoni sollecitano gli alveoli della ghiandola mammaria, che quindi possono diventare più grossi ed evidenti.

La mastopatia fibrocistica e il papilloma

Indurimenti o ingrossamenti del seno possono essere dovuti anche alla presenza di una mastopatia fibrocistica (detta anche fibroadenosi). Generalmente il seno si presenta teso e dolente e assume un aspetto granuloso al tatto per la presenza di cisti contenenti liquido; i disturbi si accentuano nei giorni che precedono il ciclo. Si tratta di una patologia piuttosto diffusa che colpisce circa il 30% delle donne dai 25 anni alla menopausa (i picchi sono tra i 20 e i30 anni e trai 40 e i 50 anni), periodo in cui spesso la patologia regredisce. La mastopatia fibrocistica non richiede un intervento chirurgico. La diagnosi viene effettuata mediante l’ecografia mammaria che permette di vedere contorno e contenuto delle cisti le quali, al loro interno, potrebbero presentare neoformazioni anomale, quali il papilloma,un tumore benigno dalla forma simile a quella di un piccolo cavolfiore. In questi casi, allo scopo di approfondire il problema, si effettua l’agocentesi, che consiste nello svuotamento delle cisti mediante una siringa. Se il liquido prelevato è limpido e di colore giallo verdastro non ci sono problemi; se invece è rosso le ragioni possono essere due: o l’ago nel suo passaggio attraverso i tessuti ha rotto dei vasi capillari, oppure si tratta di un papilloma o di un tumore. In ogni caso, il liquido aspirato viene analizzato per verificare l’eventuale esistenza di cellule tumorali e, se l’esito è positivo, viene eseguita una biopsia.

Mastalgia ciclica o tensione mammaria premestruale

Una prima domanda da porsi in caso di dolore al seno è se esso è sempre presente oppure se si accompagna alla comparsa del ciclo mestruale. In quest’ultimo caso si tratta di mastalgia ciclica, fenomeno a base ormonale che di solito compare nella seconda metà del ciclo mestruale, soprattutto nei giorni che precedono il mestruo, per poi scomparire all’inizio del ciclo successivo. È questo un disturbo che compare più frequentemente in età giovanile, in genere versoi 20 anni, perché il ritmo ormonale non si è ancora stabilizzato oppure per una maggiore sensibilità delle cellule del seno agli estrogeni. Un certo ruolo potrebbe averlo lo stress che, agendo sugli ormoni, influisce sulla regolarità dei cicli mestruali. Il dolore al seno può essere diffuso, spesso è bilaterale o è avvertito soprattutto nei quadranti esterni; talvolta è associato a dolori addominali e a nervosismo. Può non essere uguale tutti i mesi, ma variare di intensità. In genere la mastalgia ciclica non richiede alcuna terapia, tranne i casi di dolore molto forte o di una durata superiore alla settimana nell’arco di un mese. La sintomatologia può essere alleviata dalla pillola anticoncezionale, dai rimedi omeopatici o dai preparati fitoterapici, dall’abolizione di caffè, fumo, superalcolici e dall’adozione di una dieta a basso contenuto in grassi. Inoltre è molto importante utilizzare un reggiseno che garantisca un certo sostegno e limiti la mobilità del seno. Se tutti questi tentativi non hanno successo, su giudizio del medico, si fa ricorso a una terapia farmacologica.

Mastalgia

Il dolore mammario, detto in termini medici mastalgia o mastodinia, si manifesta generalmente come un senso di tensione o di pesantezza al seno oppure come un dolore di trafittura. Il dolore può irradiarsi fino al braccio e può essere monolaterale (a una sola mammella) o bilaterale (a entrambe le mammelle), costante o ciclico, localizzato in un solo punto o diffuso. La mastalgia si presenta di solito in donne trai 30 e i 50 anni e nella maggior parte dei casi può essere considerata un normale disturbo fisiologico. Molte donne sono però colpite da un dolore mammario a volte così intenso da ripercuotersi sul loro modo di vivere, sulle relazioni sessuali, sull’allattamento, che quasi sempre viene interrotto. Spesso ciò accade perché il forte dolore al seno viene vissuto come sintomo di qualche cosa di molto più grave, e invece di affrontarlo si cade nel panico. Nella maggior parte dei casi si tratta invece di un problema di lieve entità e quasi mai di un tumore, patologia che si manifesta con sintomi e segni molto diversi. Tuttavia, per una diagnosi di ogni tipo di dolore mammario è sempre necessario o rivolgersi al medico.